
14 Feb L’importanza della menzione “vigna” a TENUTA CASALI
Perché la scelta di indicare la vigna in etichetta?
Noi crediamo fermamente che un vino si faccia prima di tutto nel campo. La natura va trattata con rispetto e quando questo avviene restituisce più di quanto le viene dato. Nella nostra tenuta abbiamo la fortuna di avere tante particelle differenti tra loro in grado di dare frutti e vini che vale la pena assaggiare, seguendo la loro evoluzione dal campo al bicchiere.
È per questo motivo che la maggior parte dei nostri vini ha indicato in etichetta la parcella dalla quale provengono.
Menzione “vigna”, un cambiamento epocale
Negli anni Sessanta la vitivinicoltura ha avuto un impulso esplosivo verso la grande produttività e lo sfruttamento del suolo a scapito della qualità. La menzione principale in etichetta era legata al vitigno e non alla zona di provenienza. Questo fu fatto per facilitare appunto la spinta produttiva dettata dal boom economico sia industriale che agricolo.
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta ci si è accorti però che la qualità stava venendo sempre meno. E come in tutti i cicli economici dell’uomo si è iniziato a cambiare rotta, pensando anche alla qualità.
Il vino è prima di tutto un alimento. Fa parte della nostra alimentazione da millenni. Siamo ciò che mangiamo, ma siamo anche un po’ ciò che beviamo. La consapevolezza di sapere da dove proviene quello che si ha nel bicchiere è un valore aggiunto ineguagliabile. E con le attuali normative è possibile raggiungerlo.
Fai finta di esser su Google Earth e di avvicinarti sempre di più a un territorio partendo dalla mappa del mondo. Arriverai in Italia, poi in Emilia-Romagna, poi in Romagna, in provincia di Cesena, a Mercato Saraceno e, in ultimo, in un piccolo appezzamento di terreno dove cresce l’uva del vino che hai versato nel bicchiere.
Non lo trovi affascinante? Soprattutto quando ogni vino ha una caratteristica che lo rende così unico?
Questo è bere locale. Questo è bere consapevole.